Qualche tempo fa scrissi dello scultore Vittorio Novi, che vide i natali a Lanzo, in Alta Valle Intelvi, da una famiglia di lavoratori del marmo. Raccontai delle opere stupende che lo scultore realizzò all’estero e in Thailania in particolare, ma anche nel suo paese natio, che lo ricorda con grande affetto.
La famiglia di Vittorio Novi, nipoti e pronipoti, in procinto di vendere la casa dello scultore, avevano palesato l’idea di donare le sue opere custodite ancora a Lanzo, al Comune di Alta Valle affinchè potessero essere esposte in un luogo consono a benificio dei cittadini residenti e dei turisti che avrebbero così potuto ammirarle.
A tale proposito mi rivolsi nell’articolo all’Amministrazione Comunale nella speranza che questo importante progetto potesse essere portato a buon fine considerando l’importanza della donazione e l’affezione di Vittorio Novi per il suo paese.
Nei giorni seguenti il mio scritto, Il Sindaco del Comune di Alta Valle Marcello Grandi e la sua Giunta, incontrarono il bisnipote di Vittorio Novi proprio nella casa natale dello scultore per verificare le modalità per poter accogliere le sue opere a Lanzo. Fu fatto anche un sopralluogo in Villa Turconi perchè ritenuta la location naturale per la realizzazione di una “Sala Novi”.
Le cose sembravano procedere per il meglio fino a quando il Sindaco fu raggiunto da una telefonata del bisnipote di Novi, che gli comunicava la presenza di problemi di successione tra gli eredi dello scultore e la loro preferenza per la cessione delle opere di Novi all’Università dell’Insubria di Como.
La questione dunque termina qui, non so se il lanzese Vittorio Novi, sarà soddisfatto dell’esito di questa donazione, avrà però la certezza che la sua Lanzo, sarebbe stata pronta ad accogliere ed esporre al meglio, i suoi meravigliosi lavori.
Manuela Valletti