A pochi giorni dall’inizio della presentazione delle domande, Dino Giornetti, area fiscale del Caf Cisl, spiega all’Agi cosa accadrà dal 6 marzo: “Ci aspettiamo una grande affluenza e tutti i Caf si stanno attrezzando. Ogni Caf avrà uno sportello attivo e in base all’accordo potrà inviare in via telematica le domande all’Inps”.

Dal 6 marzo, quindi, i cittadini potranno recarsi ad un Caf per avere assistenza, muniti di documento e di modello Isee(Indicatore della situazione economica equivalente); compileranno la modulistica e avranno una ricevuta. Senza Isee la domanda non può essere acquisita: quindi chi non lo possiede deve farlo, passando per la presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu).

“Il Caf – sottolinea Giornetti – può impiegare anche dieci giorni per un Isee, ma attualmente rilascia l’attestazione in 3-4 giorni”. In caso di imminente scadenza della prestazione richiesta, le norme esistenti prevedono che si possa allegare la richiesta di Dsu; non è ancora certo che questo valga anche per il reddito di cittadinanza.

Quanti presenteranno le domande entro il 31 marzo, se hanno i requisiti, riceveranno a fine aprile la comunicazione Inps, via email o con sms, di accoglimento della domanda; dopo due giorni arriverà il messaggio delle Poste, per andare a ritirare la card. E’ presumibile che chi non indica nel modulo l’indirizzo email e il numero di telefono cellulare possa avere le comunicazioni per via postale.

I cittadini che formuleranno al domanda per il reddito dal primo aprile, riceveranno il beneficio a maggio. Entro 30 giorni dal riconoscimento da parte dell’Inps del reddito di cittadinanza, bisognerà presentare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro; anche la Did può essere inviata tramite patronato. Sempre entro un mese, si riceverà la convocazione dai centri per l’impiego per sottoscrivere il Patto per il lavoro o dai servizi dei Comuni per stipulare il Patto di inclusione sociale. Esonerato chi presta lavoro di cura in famiglia a un disabile o a un minore di 3 anni.

Gli stranieri dovranno inserire gli estremi del permesso di soggiorno di lunga durata. Finché il ‘decretone’ non diventerà legge, non sarà applicato l’emendamento approvato al Senato in base al quale gli stranieri devono presentare anche la certificazione del patrimonio nel paese d’origine. E’ previsto che entro 3 mesi dalla conversione in legge, il ministero del Lavoro emani una circolare per indicare i Paesi esclusi dalla richiesta di certificazione.

“Le elaborazioni di Isee sono molto aumentate a febbraio rispetto allo scorso anno – fa notare Giornetti – e ci aspettiamo una grande affluenza il 6 e i giorni successivi. Ma i Caf hanno già formato il personale, faranno assunzioni e si stanno adoperando per diffondere materiale informativo”.

FONTE

Di the milaner

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