La terza area verde più grande di Milano è composta da 450 alberi e circa 135.000 piante di 100 specie tra siepi, arbusti, rampicanti, piante acquatiche e piante ornamentali
Ci sono voluti quasi quattordici anni ma adesso il nuovo parco di Porta Nuova a Milano, la Biblioteca degli Alberi, è aperto al pubblico. Nel vero senso del termine: nessun cancello, nessun barriera infatti impedisce l’accesso ai novantacinquemila metri quadrati di verde, alberi, percorsi didattici e sentieri che collegano piazza Gae Aulenti al Bosco Verticale, all’Isola e al vecchio Centro Direzionale di via Melchiorre Gioia, con un avanzamento lungo viale della Liberazione.
La terza area verde di Milano
Il parco Biblioteca degli alberi è la terza area verde più grande di Milano. Progettata dalla paesaggista Petra Blaisse dello Studio Inside Outside di Amsterdam con la collaborazione dello Studio Giorgetta di Milano, presenta tre caratteristiche principali, che lo differenziano dagli altri parchi cittadini:
- i percorsi lineari arricchiti da frasi botaniche e poetiche, che mettono in relazione le aree esterne ed interne. La pendenza massima all’interno del 5% garantisce il collegamento e l’accesso al parco per ogni categoria d’utenti. La rete di percorsi lineari che collegano il parco con le parti di città adiacenti sono suddivisi in percorsi principali, larghi 5 metri, e percorsi secondari, larghi 2,5 metri, con pavimentazioni in calcestruzzo spazzolato grigio. L’assenza di recinzioni consente una continuità degli spazi pedonali fra la sede della Regione Lombardia, piazza della Repubblica e piazza XXV Aprile e crea in questo modo l’area pedonale più grande di Milano con i suoi 170.000 mq e 5 km di piste ciclabili;
- i campi irregolari con piante perenni e cespugli che formano una serie di giardini architettonici e ornamentali di fiori, piante aromatiche o arbusti, vari esempi di arte topiaria, giardini di bambù e uno stagno naturale con piante acquatiche, anfibi e pesci; campi di tipo agricolo, di rose e piante aromatiche. Altri campi sono seminati con un misto di erba e fiori selvatici a formare prati oppure sono tenuti a prato inglese. Questi campi vegetali si alternano con campi lastricati che formano piazzole pubbliche di misura e forma variabili, per accedere alle aree cani, aree gioco per i bambini, un chiosco per la ristorazione. un padiglione leggero per iniziative artistiche e culturali e un labirinto;
- le 22 foreste circolari, gruppi di alberi ciascuno di una specie arborea specifica, che creano vere e proprie ‘stanze verdi’ in cui sostare o partecipare ad eventi.