Entro la fine del prossimo anno (verosimilmente nei primi sei mesi) i canali della Televisione pubblica svizzera (SRG SSR) non saranno più diffusi sul digitale terrestre (DVB-T).
La decisione, presa lo scorso 29 agosto dal governo federale, di spegnere le circa 200 antenne che diffondono il segnale via etere avrà un impatto minimo per i residenti nella Confederazione ma inevitabilmente è destinata a penalizzare i numerosi telespettatori che seguono i programmi diffusi dalle reti svizzere dalle province di Como, Varese e Verbano-Cusio-Ossola.
Gli italiani che abitano a ridosso del confine potranno sempre guardare i programmi della RSI, in particolare informazione e trasmissioni culturali e di intrattenimento, sui portali web www.tvsvizzera.it e www.rsi.ch o, sui dispositivi digitali, attraverso le due app gratuite tvsvizzera.it e Play RSI.
Va comunque sottolineato che la programmazione su internet non comprende le trasmissioni per le quali non sono contemplati i diritti per l’estero (in particolare fiction e sport).
Un’ulteriore possibilità è data dalla ricezione satellitare dei programmi della SRG SSR con una scheda Sat AccessLink esterno che però, al di fuori dei confini nazionali, viene rilasciata solo ai cittadini svizzeri residenti all’estero.
Berna ha giustificato la rinuncia al digitale terrestre con l’esigenza di ottimizzare le risorse del canone – che dal prossimo anno sarà ridotto da 451 a 365 franchi – e con la particolare configurazione del mercato interno che si caratterizza per la scarsa diffusione di questa tecnologia. La stragrande maggioranza della popolazione elvetica segue infatti i canali televisivi via cavo o con un ricevitore satellitare e solo il 2% degli utenti dispone di un’antenna per la ricezione (digitale) via etere.
Una decisione simile potrebbe essere presa anche dalla TV Italiana, che a questo punto farebbe bene ad informare per tempo gli utenti:
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