Per Enzo Salandin, pittore espressionista, la Valle d’Intelvi è casa, infatti l’artista è nato a San Fedele – Centro Valle Intelvi, il 24 gennaio 1955, e vive e lavora a Ramponio Verna.
Enzo si è diplomato all’Istituto Tecico di Como nel 1973, ma la sua passione per la pittura lo spinge a Parigi dove, all’Università di Vincennes Paris VIII, frequenta “arts plastiques”.
Seguendo sempre il suo interesse per l’arte viaggia in diversi luoghi europei e anche in altri continenti. La sua prima esposizione di acquarelli avviene a Londra nel 1978, ma non ancora soddisfatto si reca nel Centro e nel Sud America, cambia tecnica espressiva, si dedica prevalentemente al disegno.
La sua crescita artistica vive un momento importante negli anni ’80, in Germania, dove si appassiona alla pittura espressionista e si interessa agli artisti del gruppo “Die Bruke”.
Die Bruke (Il Ponte): L’intenzione di questi artisti è quella di realizzare un nuovo rapporto tra arte e condizione umana, secondo un’ideologia di matrice populista, scopo dichiarato è “attirare a sé tutti gli elementi rivoluzionari e in fermento”, per riuscire a sovvertire le vecchie regole convenzionali e realizzare le loro opere attraverso la “spontaneità dell’ispirazione”, ciascuno secondo il proprio temperamento, realizzando in realtà, per la vicinanza fisica tra i vari membri che lavoravano spesso gomito a gomito, una produzione sostanzialmente omogenea.
I fondatori del movimento sono quattro studenti di architettura,Kirchner, Heckel, Bleyl e Schmidt-Rottluff, ai quali si uniscono, nell’anno seguente, altri artisti tra cui Nolde, Pechstein, Van Dongen e Müller.
Determinante per questo gruppo è la conoscenza dell’attività di Edvard Munch, che in quel periodo dipinge un suo celebre quadro, ‘Il grido‘, subito gratificato da largo consenso dagli artisti contemporanei.
Nel 1985 il pittore trascorre un periodo in India dove affina alcune tecniche del colore, negli anni seguenti partecipa a diverse mostre collettive e personali sia in Italia che all’Estero.
Guardando le opere di Saladin si prova una grande emozione: la meticolosità con cui “riempie” la tela, i toni del colore, l’intreccio rigoroso dei fili trasmettono la sua grande passione per ciò che ha creato .La mostra dei suoi dipinti a Villa Turconi a Lanzo Intelvi, ha avuto un buon successo.