Siamo a Lanzo d’Intelvi davanti a Villa Turconi, una location stupenda incorniciata da un magnifico giardino con piante e fiori che ne arricchiscono la bellezza. La Villa, ora proprietà del Comune da qualche tempo si caratterizza come fantastico contenitore per eventi culturali, mostre di opere d’arte di qualsiasi genere.
Villa Turconi – costruita dal 1918 – 1923 – Progetto Alberto Ferrero
Recentemente in Villa sono state ospitate due mostre molto diverse tra loro, ma entrambe apprezzate e degne di nota.
Espone il Professore Pittore Cesare Daelli
Due sale dei suoi splendidi dipinti, un tratto gentile ma anche deciso quando occorre, un’insieme di stili (acquarello, olio su tela, matita nera e colorata) che mettono in risalto le sue doti di pittore.
Cesare Daelli (1897-1970) ha insegnato a Brera, nella prestigiosa accademia milanese, ma è anche venuto spesso a Lanzo e questa bella valle lo ha ispirato moltissimo. Tra i dipinti in mostra scopriamo infatti una veduta della “Valle di Lanzo” e ci dicono lui abbia ritratto il medico condotto del paese dell’epoca, il Dottor Cattaneo.
Mi pare proprio bello che questa mostra lo abbia portato ancora in un luogo che amava e che da Villa Turconi ci mostri i suoi magnifici garofani, i gerani alla finestra, un bell’autoritratto e poi i suoi nudi di donna, alcuni davvero molto belli, dipinti a Brera “con la modella vera davanti”.
Ecco alcuni quadri di Daelli:
“La casa delle Bambole” collezione privata di Emma Bolla di Ponna superiore.
Emma Bolla, una signora elegante e minuta, colleziona bambole da tutta una vita, naturalmente bambole molto particolari, provenienti da diversi paesi del mondo, ma ognuna di loro è per lei un ricordo prezioso. A Ponna ha messo a disposizione delle sue settecento bambole un piccolo appartamento. Naturalmente la mostra che ha proposto e realizzato al Comune di Lanzo era di una quantità ridotta, ma assolutamente preziosa. C’era da rimanre incantate a guardarle, piccole opere d’arte, finemente vestite, assolutamente intoccabili … per timore di rovinarle.
Emma mi ha confidato di avere nella sua abitazione solo un esemplare di una “Bambola di Norimberga”, avrei tanto voluto vederla. Ho sentito parlare di queste bambole da quando ero bambina, ma lei non l’aveva portata. Mi riprometto di andarla a vedere.
Peccato Fotografarne poche, meglio una foto d’insieme