Perdonate l’impronta patriottica di questo mio scritto, ma sono anni che attendo che l’Italia rivendichi il suo essere una grande nazione e lo faccia non solo a parole, ma con i fatti.
Il nuovo governo Conte, definito un governo “non all’altezza”, sta invece muovendosi molto bene sia in patri che all’estero e soprattutto sta affrontando i temi che più stanno a cuore agli italiani: lavoro e immigrazione.
In particolare sul problema immigrazione, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, constatando che il numero di navi delle ONG in rotta verso l’Italia erano improvvismente aumentate, ha provveduto a bloccare i porti e a chiedere aiuto umanitario (quello che sta dando l’Italia da almeno 5 anni) per i migranti a bordo della Aquarius.
Con questa mossa, di certo audace, ma necessaria, noi italiani abbiamo toccato con mano che la solidarietà europea non esiste e che per anni siamo stati bellamente presi in giro da tutte le altre nazioni che sono parte della comunità.
In questi momenti, anche concitati, in cui il nostro ministro Salvini e il nostro premier Conte, venivano attaccati anche volgarmente dai francesi, minacciati di essere denunciati, tacciati di poca umanità e definiti dei “poveretti” da Spagnoli e Tedeschi, tutti gli italiani potevano contare finalmente la compattezza di tutto il governo e la risposta ferma del premier Conte che minacciava di non andare a Parigi ad un incontro programmato con Macron.
L’orgoglio italiano è esploso all’improvviso, tutti noi ci siamo sentiti parte di una grande nazione, con la sua dignità e la sua storia, una nazione che non accetterà mai più di essere vilipesa e sbeffeggiata.