CARTELLONE NABUCCOLA SCALA CON NABUCCO

La Scala, l’emblema di Milano più noto al mondo, è legata alla storia di molti compositori e celebri cantanti lirici: tra i compositori più amati, il grande Giuseppe Verdi occupa certamente il primo posto. Il 7 novembre è andata in scena alla Scala la seconda replica di una delle opere più amate del grande maestro, Nabucco.

L’opera è stata rappresentata con la regia di Daniele Abbado, una regia decisamente originale che probabilmente non sarà gradita a tutti, ma alla quale non si può negare un grande impatto scenico. L’ambientazione è  inizialmente un cimitero ebraico e poi il deserto con tanto di sabbia riportata sul palco, gli attori vestono abiti normali e si distinguono tra ebrei con il tradizionale copricapo, e  assiri. Nabucco entra in scena con un cappotto arricchito da un collo di pelliccia.

La magia di quest’opera è stata resa mirabilmente dai grandi protagonisti: Leo Nucci, uno straordinario Nabucco, Aleksandrs Antonenko come Ismaele e Vitalij Kowaljow in quello di Zaccaria. Il due ruoli femminili di Fenena e Abigaille sono affidati rispettivamente alle  bellissime voci di Annalisa Stroppa e Anna Pirozzi, cui spetterà l’arduo compito di ricreare il complesso carattere di una donna rifiutata dal padre, che alla fine, dopo il tradimento, deciderà di togliersi la vita.

L’orchestra della Scala diretta da un grande maestro Nello Santi, ha letteralmente fatto tremare il cuore del pubblico.

Ho avuto il grande privilegio di poter essere li, in platea, tra gente di tutte le nazionalità unita da una grande passione, quella per la lirica. Ho vissuto in diretta una delle emozioni più grandi della mia vita.

Un piccolo aneddoto: dietro mia figlia, che ha condiviso con me la rappresentazione, sedeva una gentile signora spagnola di una certa età, mia figlia le ha chiesto se per caso non vedesse bene visto che lei è molto alta. La signora ha risposto: “Non si preoccupi, stiamo per assistere ad una meravigliosa serata”. All’intervallo abbiamo chiacchierato a lungo, lei, pur non giovanissima, era venuta dalla Spagna da sola per vedere Nabucco alla Scala e per sentire in diretta il grande Leo Nucci. Il suo sogno si era realizzato.

Manuela Valletti

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.